UAE Team Emirates, Juan Ayuso non correrà nessun GT nel 2022: “Non vado di fretta, meglio fare un passo alla volta”
Juan Ayuso si prepara alla sua prima stagione completa da professionista. Dopo aver dominato la scena a livello dilettantistico, con lo splendido successo al Giro U23 come fiore all’occhiello, e avere già mostrato primi sprazzi della sua classe cristallina anche tra i grandi, il gioiellino spagnolo vivrà nel 2022 un anno molto importante, ma non vuole accelerare troppo la sua maturazione. Classe 2002, il talentino iberico sembra già in grado di potersi giocarsela con i professionisti in alcune circostanze, ma alla UAE Team Emirates non vogliono correre troppo e preferiscono concedergli una crescita più graduale. In una squadra in cui conoscono bene come gestire e far emergere talenti precoci (vedi Tadej Pogacar), l’obiettivo è quello di bruciare un ragazzo che comunque avrà ampiamente modo di fare le sue prove a livelli importanti nel corso dell’anno che verrà, ma senza affrontare alcun grande giro.
“Con Joxean Matxin abbiamo deciso che potrebbe essere meglio aspettare un anno – spiega a Marca il 19enne iberico – Onestamente, io non ho fretta. Non mi mancheranno le opportunità e per questo preferisco fare un passo alla volta, con progressi regolari“. Trasferitosi negli Emirati da due settimane, Ayuso ha incontrato in questo periodo i suoi compagni e i vari tecnici della formazione (organigramma ufficializzato proprio oggi), cominciando a riprendere gli allenamenti, oltre ad aver partecipato ieri al Criterium del Giro d’Italia che si è svolto a Dubai, con la vittoria di Peter Sagan su Egan Bernal.
Per quanto riguarda il calendario nel complesso ancora non c’è un programma completamente definito, ma alcune linee guida sembrano già tracciate: “Più o meno comincio ad averlo chiaro, ma prima di tutto devo tornare ad allenarmi perché non ho toccato la bici per quattro settimane, quindi ho molto lavoro da fare – commenta – Non so se inizierò la stagione a Mallorca o a Valencia, ma a Valencia ci andrò sicuramente, così come in Andalusia. Sono tutte corse spagnole e questo mi dà grandi motivazioni. Solitamente mi risultano più difficili queste corse di inizio stagione, ma quest’anno spero di partire meglio per poter ottenere subito qualcosa“.
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